Materiali filtranti: PURE BIO
I supporti naturali bioattivi sono
costituiti da materiali che contengono naturalmente dei batteri dispersi nella struttura del mezzo stesso, piuttosto che come biofilm distinto in superficie e all’interno dei pori. Alcuni dei principali supporti naturali più diffusi sono: terreno, compost, torba, essenze legnose di varie tipologie.
La maggior parte dei mezzi naturali contengono materia organica e l’adsorbimento dei contaminanti su questi materiali avviene attraverso varie interazioni, quali: forze di van der Waals, legami H, interazione dipolo-dipolo, scambio ionico, legame covalente, scambio di leganti, e/o partizione idrofobica.
L’assorbimento/adsorbimento (sorption) totale del contaminante può essere scritta come combinazione di due meccanismi: (1) partizione idrofoba dalla fase acquosa (il contaminante è solubilizzato dalla fase del gas) e (2) adsorbimento sulla superficie del mezzo (fenomeno che tende a dominare quando i contaminanti sono presenti a basse concentrazioni).
I contaminanti, una volta adsorbiti nella frazione organica dei supporti naturali, subiscono una combinazione di trasformazioni abiotiche (come l’idrolisi, il legame chimico, le reazioni red-ox, la polimerizzazione) spesso catalizzate dagli ossidi metallici presenti e rottura microbica dovuta alla biodegradazione aerobica e anaerobica (principalmente da batteri eterotrofi e attinomiceti, alcuni batteri autotrofi, funghi e protozoi specifici).
Il trasferimento di massa dei contaminanti all’interno degli aggregati del materiale naturale influenza le prestazioni del supporto filtrante ed è dipendente dal contenuto di acqua del supporto. Sotto un contenuto di acqua critica specifico, la bioattività del mezzo è trascurabile e il mezzo perde la sua struttura, creando fessure attraverso le quali l’aria contaminata può by-passare il letto. Alcuni esperimenti riportati in letteratura scientifica hanno mostrato che, c’è un contenuto di acqua “ottimale” raggiunto il quale la bioattività è massima; pertanto, al di sopra ed al di sotto di questo valore il tasso di biodegradazione comincia a diminuire, principalmente a causa dei vincoli di trasferimento di massa causati dal film d’acqua che si forma (o scompare) al di fuori del materiale di riempimento.
È importante ricordare che la carenza di umidità protratta nel tempo comporta la perdita irreversibile della bioattività originaria del mezzo filtrante e che ciascun materiale filtrante naturale ha una capacità di ritenzione idrica specifica (funzione della porosità intrinseca, a sua volta funzione delle caratteristiche del materiale).
Infine, i media naturali nel corso della loro vita sono soggetti a rottura e compattazione che, se non gestite adeguatamente, portano alla creazione di vie di fuga preferenziali e a considerevoli perdite di carico nel letto filtrante.
Alla luce di quanto brevemente esposto, è evidente che l’individuazione del materiale filtrante “ideale” e la sua corretta gestione e manutenzione risultano essere elementi strategici al fine di ottenere le rese di rimozione desiderate. Arte e Lavoro è in grado creare il materiale filtrante giusto per le specifiche esigenze dell’impianto; il nostro prodotto di punta, frutto di anni di esperienza, è il PURE BIO.
Il PURE BIO è
un materiale filtrante ottenuto dalla miscelazione di opportune essenze legnose (vergini, compostate o miscelate tra loro) in grado di garantire le condizioni ambientali ottimali per la proliferazione della popolazione microbica necessaria ad ottenere un processo di bio-rimozione efficace.
I materiali utilizzati per ottenere la miscela filtrante derivano dalle normali attività di sfalcio e potatura delle piante, pertanto, si utilizzano (prevalentemente) materie prime di recupero e non da attività di diboscamento. Questo consente di non depauperare le risorse boschive nazionali e consente di limitare le emissioni di CO2 nell’ambiente dovute al taglio e al trasporto della legna dai boschi. Gli scarti del verde sono così selezionati, ridotti dimensionalmente e opportunamente vagliati.
Caratteristiche
Le principali caratteristiche del PURE BIO sono:
- elevato contenuto di microrganismi autoctoni (quali, ad esempio, attinomiceti, megaterium, licheniformis, subtilis, lieviti ed enzimi)
- elevata porosità
- elevato contenuto di macro e micro nutrienti
- ridotte perdite di carico.
Grazie a queste caratteristiche il PURE BIO può essere efficacemente utilizzato per la rimozione di un ampio spettro di contaminanti (quali, ad esempio, odori, COV, NH3, H2S, mercaptani) senza dover essere inoculato. Inoltre, l’elevato contenuto di macro e micro nutrienti consente al PURE BIO di gestire eventuali shock dovuti a fluttuazioni improvvise del carico alimentato.
Per maggiori dettagli scarica la scheda tecnica
Aspetti ambientali – il Ciclo Virtuoso del PURE BIO
Un aspetto ambientale importante associato all’utilizzo del PURE BIO è quello che a noi piace chiamare il “ciclo virtuoso” del materiale filtrante. Questa definizione deriva dal fatto che, salvo rare eccezioni, il nostro materiale filtrante può essere a tutti gli effetti considerato un materiale green ed in grado di rispettare tutte le più recenti indicazioni normative in materia di gestione dei rifiuti ed economia circolare.
Il ciclo virtuoso inizia all’origine del processo: di base, la maggior parte delle essenze legnose utilizzate per la preparazione del PURE BIO derivano dalle normali attività di sfalcio e potatura delle piante e non da attività di diboscamento. Questa scelta consente di non depauperare le risorse boschive nazionali e consente di limitare le emissioni di CO2 nell’ambiente dovute al taglio e al trasporto della legna dai boschi. Gli scarti del verde, che normalmente sarebbero avviati a compostaggio, sono così selezionati, ridotti dimensionalmente, vagliati e trasportati presso gli impianti ove sono siti i biofiltri.
Una volta esaurito il ciclo di vita all’interno del biofiltro, il materiale filtrante esausto viene consegnato nei medesimi impianti da cui ha avuto origine, opportunamente trattato (mediante compostaggio) e reimmesso nell’ambiente come materiale compostato o, addirittura, riutilizzato come materiale filtrante (compostato).
Altri materiali filtranti
Oltre al PURE BIO, siamo in grado di fornire:
- zeolite
- legno di castagno (in diverse pezzature)
- torba
- corteccia (in diverse pezzature)
- radici
- erica
- cippato di legno
- carboni attivi granulari (GAC)
Applicazioni
Il PURE BIO trova applicazione nei biofiltri che trattano le arie contaminate prodotte negli impianti di trattamento dei rifiuti solidi (quali, ad esempio, inceneritori, impianti di trattamento della FORSU, impianti di compostaggio, impianti di biogas e bio-metano, impianti di rendering, ecc.) e negli impianti di trattamento delle acque reflue (civili ed industriali) e dei rifiuti liquidi.
Per maggiori dettagli scarica la scheda tecnica